lunedì 28 febbraio 2011

Se per un momento lasciassimo perdere il premier e guardassimo alle cose che si fanno...

...vedremmo, come dice Antonello Caporale su Repubblica che, mentre
" Un terzo dei parlamentari lavora, gli altri sonnecchiano. Più di quattrocento dei 630 deputati giunge alla Camera soltanto per votare. Pigia il pulsante, firma la presenza, raccoglie la diaria e torna a casa, tra gli affetti. Nessuna passione, molta distrazione."
Il che non è molto confortante, soprattutto considerando i problemi che affliggono l'Italia.
E così, per vedere se effettivamente l'uomo politico lavora e quanto 
"Un gruppo di esperti (analisti politici, matematici, statistici) s'è messo a far di conto, calcolando l'indice di produttività di ciascuno, il valore delle cose fatte, i temi approfonditi e quelli accantonati."
 Il risultato rientra tra le cose che si possono facilmente prevedere
"tolti gli affari penali (che occupano molto spazio anche tra i pensieri del premier) la vita parlamentare si consuma stancamente."
E, scendendo nel dettaglio, si vede come
Le leggi sulla giustizia godono di una attenzione sei volte maggiore di quella destinata alla disoccupazione, molto più di cinque volte se raffrontata alla tutela del patrimonio artistico, alla ricerca scientifica o anche alle forme di lotta all'evasione fiscale."
Insomma, su un'ora di lavoro parlamentare, 40 minuti sono dedicati alla giustizia. Quando si dice la sete...di giustizia!  (processo giusto, breve, abbreviato, diritti degli imputati, diritto alla prescrizione, diritto alla privacy).
La ricerca è stata eseguita da Openpolis e osserva solamente la concordanza tra quanto promesso in campagna elettorale e quanto fatto nella legislatura e l'impegno effettivo dedicato a un argomento da ogni politico.
Così succede, per esempio, che
"l'impegno legislativo per regolamentare lotterie e concorsi a premio (indice 640) e scoprire che risulta tre volte maggiore di quello destinato alla lotta al precariato (indice 217)"
Quando si dice scegliere le priorità! Anche il raffronto tra corruzione e intercettazioni è indicativo: la corruzione colleziona un modesto indice 230 mentre le intercettazioni un più cospicuo indice 496
Il lavoro di Openpolis si basa sul contributo di volontari che preparano delle schede sull'operato di un amministratore o politico, con un modello simile a quello di Wikipedia.
Infine, due dati anche sui vincitori quanto a efficienza
"Vince la palma d'oro di Montecitorio Antonio Borghesi (Italia dei Valori) con uno score pari a 780, seguito da Pier Paolo Baretta (Pd) e Donato Bruno (Pdl). Al Senato vince Gianpiero D'Alia (Udc), score 1099, poi Carlo Vizzini (Pdl) e Felice Casson (Pd). Del partito di Berlusconi i due parlamentari più "fannulloni". Il senatore Sebastiano Burgaretta Aparo, (con un indice di 7,2), mentre alla Camera è Niccolò Ghedini (score 11,3)"
Si dirà: non c'era bisogno di questo articolo, nè di quello di Caporale, nè del lavoro di Openpolis per saperlo. Sappiamo che i politici sono interessati, per primo, alle cose che li riguardano.
Come? Lo sappiamo e non facciamo niente? Accettiamo l'evitabile come se fosse inevitabile? Allora forse è vero l'altro luogo comune: abbiamo i politici che ci meritiamo.


Fonti:
Parlamento superattivo per le leggi sulla giustizia
Open polis

14 commenti:

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